Medicamenti omeopatici: quale effetto hanno i globuli
Piccoli globuli, grande discussione: l’omeopatia è uno fra i metodi curativi alternativi più apprezzati. Come agisce – e perché è controversa.
Definizione Omeopatia
Disturbo simile – ecco come tradurre il termine omeopatia. In esso è espresso uno dei maggiori principi del metodo curativo risalente a ben 200 anni fa:
- Il simile si curi con il simile (similia similibus curentur). Una sostanza che causa dei disturbi nell’uomo sano può guarire una persona malata. «Qualcuno che ha la diarrea riceve un rimedio omeopatico che in una persona sana provocherebbe la diarrea», dice l’organizzazione dell’omeopatia Svizzera Homöopathie Schweiz.
- Il secondo principio importante è il “potenziamento”. Per preparare un rimedio omeopatico le sostanze originarie vengono diluite gradualmente con acqua e alcol, agitandole, o strofinandole con lo zucchero. Le diluizioni usuali sono in un rapporto 1:10 oppure 1:100, le cosiddette potenze D oppure C. Maggiore è la diluizione, così lo prevede la regola, maggiore sarà la virtù terapeutica. Il termine “potenziamento” in questo contesto significa aumento dell'efficacia. «Nell’omeopatia vi sono più di 7000 rimedi diversi», dice Beatrice Soldat dell’Associazione Svizzera di omeopatia, HVS. Questi sono di origine vegetale (per esempio la belladonna), minerale (per esempio il fosforo) o animale (per esempio l’ape domestica). Non si tratta, quindi, di come spesso si suppone, di pura fitoterapia.
Un altro principio importante:
- Il trattamento dovrebbe essere adeguato a ogni singolo individuo. Non sono soltanto i sintomi ad essere importanti, bensì anche l’anamnesi del paziente, le sue condizioni di salute, le abitudini di vita, la costituzione. Può quindi succedere che per esempio dei pazienti affetti da neurodermite, vengano trattati con dei rimedi totalmente differenti. L’obiettivo non è di curare soltanto l'eruzione cutanea, bensì di correggere la reazione errata dell’organismo, affinché alla prossima sollecitazione non reagisca di nuovo con la neurodermite.
L'efficacia dei globuli è discussa
Chi dice omeopatia pensa automaticamente ai globuli. La sostanza attiva potenziata viene spruzzata sulle piccole palline di zucchero o di edulcorante sostitutivo xilitolo. I globuli sono la forma di somministrazione più conosciuta e apprezzata dell’omeopatia. Ci sono anche le gocce di acqua e alcol (diluizioni) o le pastiglie.
L’omeopatia è controversa. Infatti, fino al giorno d’oggi, gli specialisti criticano che vi sono dei dubbi nelle prove dell'efficacia. Gli effetti terapeutici dell’omeopatia corrisponderebbero a quelli di un placebo. Indipendentemente da ciò, questo rimedio curativo è uno fra i metodi di medicina complementare più apprezzato al mondo. In India esso è addirittura equiparato alla medicina classica e anche in Svizzera è molto apprezzato.
Quali sono i limiti
Per chi si interessa conviene rivolgersi a degli specialisti – sia medici con formazione complementare riconosciuta o naturopati con una formazione nel campo specialistico dell’omeopatia. Essi possono valutare per quali malattie questo metodo curativo è adatto e per quali no. Beatrice Soldat: «In caso di malattie gravi, un accompagnamento e trattamento della medicina classica è indispensabile, affinché lo sviluppo della malattia possa essere regolarmente controllato.» L’omeopatia funziona spesso anche se sono necessari medicamenti forti e può ridurre i sintomi di malattie incurabili come il diabete I o ridurre i disturbi concomitanti di paraplegie.
Il Centro svizzero per paraplegici utilizza l’omeopatia contro infezioni delle vie urinarie, disturbi nella cura delle ferite o dei malumori psichici e, secondo le proprie indicazioni, ha fatto delle buone esperienze.