Pressione sanguigna: cosa può essere ritenuto normale?
Valori della pressione sanguigna e sideremia: due parametri importanti per la salute. Ma gli specialisti non sono concordi su cosa può ancora essere ritenuto normale e cosa è già patologico. L'internista Pierre-Alexandre Krayenbühl* fornisce dati rilevanti e ci dice quando è opportuno un trattamento e quale.
Signor Krayenbühl, tutti parlano di pressione sanguigna, ma pochi sanno qual è la sua funzione. Ce la spieghi per favore.
Il sangue deve essere in pressione per poter scorrere nei vasi sanguigni verso gli organi e i tessuti. A tale fine sono importanti due meccanismi, che si possono rappresentare nella misurazione della pressione sanguigna. Il valore superiore o sistolico si verifica quando il cuore si contrae. A questo punto la pressione nei vasi sanguigni è al massimo, nella misurazione ciò corrisponde a quando il bracciale è completamente gonfiato e si sente il primo bip. Il valore inferiore o diastolico si verifica quando il cuore si rilassa e nei vasi sanguigni la pressione è minima. Questi valori sono indicati in mmHg che è l'unità di misura basata sulla colonna di mercurio.
Quali sono i valori della pressione sanguigna considerati oggi come normali?
La pressione sanguigna ideale è pari a 120/80 mmHg. Se i valori sono superiori a 140/90 mmHg, si parla di ipertensione arteriosa o ipertonia. Ma nel contesto di questa definizione, il valore dipende sempre anche dal gruppo della popolazione e di rischio a quale si appartiene. Per le persone anziane i valori intorno a 140/90 possono essere insufficienti e condurre a svenimenti e cadute. Per i diabetici è importante mantenere la pressione sanguigna sotto questi valori perché con il diabete il cuore è esposto a un rischio maggiore.
Ma l'ipertonia a sé stante è già un indizio del fatto che si può sviluppare una cardiopatia o una malattia di un altro organo?
L'ipertonia è un importante fattore di rischio, ma non è il solo. Tra i fattori di rischio ci sono anche i problemi familiari, il livello di colesterolo o il fumo.
Lei ha citato il diabete: a partire da quando bisognerebbe trattare la pressione sanguigna
È raccomandabile quando resta alta durante mesi o addirittura anni, perché in questo modo si possono prevenire malattie conseguenti come la calcificazione dei vasi sanguigni e il colpo apoplettico.
E come si cura?
Prima di prescrivere medicamenti, un medico dovrebbe sempre informarsi sulle abitudini di vita e di alimentazione del paziente. Il consumo esagerato di alcol e di sale può a sua volta causare l'ipertonia, così come determinati antidolorifici. Cambiare le proprie abitudini può avere effetti benefici. Una volta avevo un paziente che mentre guidava l'automobile mangiava sempre un pacco di bastoncini salati. Quando ha smesso di farlo la sua pressione sanguigna è scesa notevolmente. Se vengono prescritti medicamenti il paziente deve essere consapevole che saranno necessari per tutta la vita.
Si ha sentore se la pressione sanguigna è troppo alta?
Ci possono essere alcuni segnali come il mal di testa e il ronzio nelle orecchie. L'aspetto perfido è comunque che di regola non ci si rende conto che la pressione sanguigna è troppo elevata, perché non è accompagnata da disturbi.
Se una persona si sente sana e in forma, può ugualmente avere la pressione sanguigna troppo alta?
Sì, per questo è consigliabile farla misurare di tanto in tanto dal medico. Ma per pronunciare una diagnosi sicura deve essere misurata più volte con calma, anche in casa. Presso il medico i valori sono sovente più alti a causa del cosiddetto "effetto camice bianco". Inoltre determinate oscillazioni sono normali nel corso di una giornata.
Cosa consigliano i medici in caso di ipotensione?
Fondamentalmente non rappresenta un rischio per il cuore e per il sistema circolatorio e questa è una buona notizia. Ma la pressione sanguigna troppo bassa può comunque provocare disturbi come le vertigini. Di regola è utile alzarsi lentamente. È inoltre importante bere a sufficienza e in questo caso può essere anche liquido salato come un brodo vegetale.