Una prelibatezza dome­ni­ca­le: la classica treccia al burro

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La treccia al burro è più gustosa quando all’esterno è fresca e croccante e all'interno morbida. Lo pensavano già gli scopritori della pasticceria circa 600 anni fa.

La tradizione svizzera dal forno

La deliziosa specialità è ancora oggi in prima fila quando si tratta del brunch domenicale. Secondo lo storico svizzero del pane Max Währen, la tradizione della preparazione della treccia, la cui origine è a Berna, risale al 1430. Allora la farina bianca e la treccia che ne deriva erano considerate un bene di lusso. Per questo motivo la treccia veniva consumata come dolce festivo e solo in determinate occasioni. Affinché fosse ben distinguibile anche visivamente dal pane comune, veniva abilmente intrecciata.

Rituale apprezzato

Questo rituale è ancora celebrato da tante persone. Per molti nel nostro Paese, una colazione domenicale senza treccia è impensabile. A prescindere dall’infinita varietà di ricette per la colazione, la treccia appena sfornata al mattino rimane un piacere per il palato.

Ricetta per la treccia al burro classica

Per preparare una treccia al burro classica si usa spesso farina speciale per treccia. Si tratta di un miscuglio composto da un buon 85% di farina bianca e da circa il 15% di farina di spelta. Dato che la spelta ha una maggiore percentuale di glutine (proteina collosa) rispetto al frumento, l’impasto diventa più elastico e più facilmente malleabile. Le opinioni se aggiungere o meno un uovo all'impasto sono discordanti. A seconda della ricetta, si aggiungono da uno a due cucchiaini di zucchero, che funge da fonte di cibo per il lievito. In questo modo l’impasto si gonfia.

Ingredienti

500g di farina per treccia

10g di sale

1 confezione di lievito secco

1 c di zucchero (opzionale)

40g di burro, tagliati a pezzetti

3dl di acqua e latte (metà-metà)

1 tuorlo

1 c di latte

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La classica ricetta della treccia al burro necessita di circa 35 minuti di preparazione e di 3 ore per lasciare riposare e cuocere la pasta. A forma di corona è una vera e propria attrazione su ogni tavola della colazione.

Preparazione dell'impasto

  1. Mescolare la farina, il sale, il lievito secco e lo zucchero in una ciotola.
  2. Aggiungere mescolando l'acqua e il latte e il burro.
  3. Impastare fino ad ottenere un impasto morbido e liscio.
  4. Coprire e far lievitare fino al doppio della massa a tem­pe­ra­tu­ra ambiente per circa 2 ore.
  5. Tagliare l'impasto a metà e formare con le due metà due filoni uniformi.
  6. Rendere le estremità un po’ più sottili e intrecciarle secondo le istruzioni.
  7. Sbattere l'uovo con il latte e spalmarli sulla treccia.
  8. Posizionare la treccia su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciarla asciugare per altri 30 minuti.
  9. Cuocere circa 25-30 minuti nella parte inferiore del forno preriscaldato a 220 gradi.
  10. Quando la treccia ha un colore marrone dorato uniforme, toglierla dal forno e lasciarla raffreddare completamente su una griglia.

Metodi d'intrecciamento

Tuttavia, la varietà non si esaurisce con la scelta degli ingredienti: esistono decine di metodi d'intrecciamento. L’arte d'intreccio più comune e più conosciuta consiste nel creare due filoni, che sono posizionati sulla superficie di lavoro formando una croce e poi intrecciati. Ancora più popolari sono gli ometti, gli animaletti, le corone – soprattutto con i bambini che preparano i dolci per Pasqua o durante altre festività.

Treccia al burro classica

La più comune: intrecciare con due filoni partendo da una croce (in francese).

Nodi per piccole porzioni

Formare un nodo con un filone secondo il primo metodo. La desidera più dolce? Posizioni al centro una barretta al cioccolato (in francese).

A forma di corona

Ci vuole un po’ di pratica: con 3 filoni creare un cerchio con l’impasto (in francese).

Quanto è sana la treccia?

Il contenuto nutritivo della treccia al burro non è proprio degno di nota, poiché la farina di treccia ha un basso grado di macinazione, contiene poche sostanze minerali e fibre. Maggiore è il grado di macinazione, maggiore è il numero di strati esterni del chicco e di parti di guscio ricchi di sostanze nutritive contenuti nella farina. Chi preferisce una variante più sana non deve per forza rinunciare alla treccia, ci sono alternative.

In questo modo la treccia rimane fresca a lungo

La treccia al lievito non dovrebbe essere conservata in frigorifero, ma in un luogo buio e non troppo caldo. È l'ideale un contenitore o un sacchetto per il pane. Si consiglia di posizionare le fette di treccia su una superficie di taglio o coprirle con la pellicola per alimenti.

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