Dolori alla schiena dopo la corsa
Il mal di schiena dopo la corsa è ben noto, la causa è spesso da ricercare nella posizione della zona lombare. Il dr. med. Christian Larsen mostra un esercizio efficace per migliorarla.
Causa dei dolori alla schiena dopo la corsa
Durante o dopo la corsa si soffre spesso di mal di schiena. Sono più rari dei dolori ai piedi dopo la corsa o dei dolori al ginocchio dopo la corsa – comunque anche in questo caso si può fare qualcosa.
Correre in posizione di lordosi
Una causa comune dei dolori dorsali e lombari: correre in posizione di lordosi, cioè con il bacino inclinato e la colonna vertebrale inferiore incurvata fortemente in avanti. Questo crea una costante trazione sui muscoli della parte bassa della schiena; tensioni e dolori sono assicurati.
Correggere la posizione con l’esercizio asciugamano per la zona lombare
Per risolvere il problema è decisiva la propria percezione: noto se sono in posizione di lordosi? Proprio per questo esiste un esercizio efficace, il cosiddetto «asciugamano per la zona lombare».
Quanto esercitarsi: 1 minuto, 2-3 serie
Crossings: classico esercizio di corsa
Quando si fa jogging non è importante solo proteggere la schiena: il corretto movimento della schiena è addirittura essenziale per poter correre in modo efficace. Per esempio, può migliorare la tecnica di corsa con il crossings.
3 vantaggi del crossings:
- il bacino rimane stabile
- la colonna vertebrale è ben eretta
- la spina dorsale toracica può muoversi liberamente e ruota sul lato
Quanto esercitarsi: incrociare le gambe per 30-60 secondi, prima con la destra, poi con la sinistra.
Rafforzare assolutamente il tronco
In linea di principio, è importante avere un busto forte per la corsa. I professionisti integrano il rafforzamento di questa parte del corpo nel loro programma sportivo. A buona ragione, in quanto li protegge da infortuni, sovraccarichi e anche da posture errate come la posizione di lordosi durante la corsa. Vale quindi la pena di fare un core training integrativo per il tronco.
Questo articolo è presentato da: www.medical-running.com