Conservare gli alimenti: congelare le verdure e altro ancora

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Congelare, fermentare o conservare le verdure. Quale metodo è adatto per quali alimenti e per quanto tempo si possono conservare?

Di preferenza stagionale e regionale

Gli alimenti freschi sono effettivamente la scelta migliore, se sono di stagione e regionali. Infatti, queste caratteristiche garantiscono che si tratti di frutta e verdura che arriva fresca dai campi e che non ha subito lunghi trasporti e conservazioni nei depositi. In questo modo la maggior parte delle vitamine e dei minerali è ancora presente. Tuttavia, non si ha sempre la possibilità di andare al mercato o dal contadino. Ci sono alternative sane?

Conservare più a lungo la verdura

Conservazione è la parola chiave: per conservare gli alimenti si devono rallentare i naturali processi di decompo­sizione. A seconda del metodo usato si perdono sostanze nutritive, ma in parte si riesce a preservarle o addirittura a migliorarne la qualità. Ma non è tutto: in questo modo si riduce anche il food waste.

Dal freezer: una buona alternativa

Chi non ha a disposizione verdura appena colta può trovare nel prodotto surgelato un’alternativa sana. Gli alimenti vengono raccolti quando sono maturi, al momento di massima concentrazione delle sostanze nutritive, talvolta vengono sbollentati e poi direttamente sottoposti allo shock termico del freddo. Temperature da meno 30 a meno 50 interrompono i processi di degradazione degli enzimi; la verdura mantiene contemporaneamente sostanze nutritive importanti e una gran parte della sua struttura cellulare.

Ricetta con verdura surgelata Preparare un minestrone verde

Il contenuto di vitamina C si perde rapidamente

In particolare i fagiolini e gli spinaci surgelati sono spesso migliori della variante fresca, in quanto la vitamina C in essa contenuti è molto sensibile. Se si conservano spinaci freschi a temperatura ambiente per 24-48 ore, già il 50% del loro contenuto di vitamina C va perduto. Ancora più netta è la differenza fra gli spinaci surgelati e quelli raccolti dieci giorni prima e conservati in frigorifero. In questo caso, la qualità dell’alimento surgelato risulta decisamente migliore. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di conservarli a lungo, dividerli in porzioni e aver così prodotti stagionali sempre a disposizione.

In conclusione, vale quanto segue: se quando si va a fare la spesa non si è sicuri di consumare i fagiolini freschi in breve tempo, si può acquistare tranquillamente il prodotto surgelato.

Cosa si può congelare?

  • Verdure solide come broccoli, carote o fagioli – preferibilmente sbollentate prima
  • Verdure crude come zucchine, spinaci o funghi
  • Erbe aromatiche tritate o intere
  • Frutta snocciolata e bacche
  • Carne, pollame, selvaggina
  • Frutti di mare
  • Pane e prodotti da forno

Per quanto tempo si conserva il cibo congelato?

Verdure, frutta e bacche possono essere conservate nel congelatore fino a un anno. Al contrario, carne, pollame, frutti di mare e prodotti da forno dovrebbero essere scongelati e consumati entro 3-6 mesi.

Fermentato: la nonna sa cos’è buono

La fermentazione serve a conservare un alimento, ma anche a modificarne il gusto. È originata da vari microorganismi (batteri, lieviti o muffe). Già le nostre nonne usavano questo metodo per conservare vari alimenti. Alimenti fermentati che fanno parte del nostro piano alimentare:

  • Pane a lievitazione naturale
  • Yogurt
  • Crauti
  • Kimchi
  • Kefir

Fermentando, la maggior parte degli alimenti produce dei probiotici, microorganismi buoni come batteri o funghi, che hanno un effetto protettivo sulla nostra flora intestinale e sono quindi salutari.

Per quanto tempo si conserva il cibo fermentato?

La fermentazione dura da pochi giorni a diverse settimane, a seconda dell’alimento e del grado di fermentazione desiderato. Chiuso ermeticamente, il cibo fermentato si conserva in un luogo fresco e buio per 1-2 mesi.

Essiccare gli alimenti

L’essiccazione priva l’alimento dell’acqua in esso contenuta, togliendo perciò a batteri e funghi la loro fonte di sopravvivenza. Con questo metodo si preservano le sostanze minerali e una gran parte delle vitamine. Disidratando un alimento, contemporaneamente si concentrano le sue sostanze nutritive. Ciò significa che 100g di frutta secca contengono per esempio una quantità maggiore di potassio, ferro e magnesio rispetto a 100g di frutta fresca. Attenzione, però, perché lo stesso vale per il fruttosio e dunque per le calorie. Pertanto, la frutta secca va consumata con moderazione.

Per quanto tempo si conserva il cibo essiccato o disidratato?

Gli alimenti essiccati o disidratati possono essere conservati chiusi ermeticamente per un periodo fino a 6 mesi. L’ideale è anche qui un luogo di stoccaggio fresco e buio.

Meglio di niente: conserve

Il punto a favore delle conserve è che le si può tenere per anni in dispensa, ma la lista dei vantaggi si ferma qui. Rispetto agli alimenti freschi e a quelli surgelati, le conserve sono nettamente inferiori in termini di sostanze nutritive. Per prepararle, perlopiù si portano gli alimenti due volte ad alta temperatura, il che fa sì che vada perduta la maggior parte delle vitamine idrosolubili. Questo non è un problema con i legumi, come ceci, lenticchie e fagioli, che vengono bolliti anche nella normale preparazione.

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Le confetture e i chutney di tutti i tipi di frutta e verdura sono particolarmente apprezzati.

Conservazione in vasetto: sensazioni estive anche in inverno

BGli alimenti cotti, principalmente frutta o verdura, vengono messi in vasetti di vetro che poi vengono chiusi con un coperchio provvisto di un anello di gomma. I vasetti vengono poi riscaldati a 60 gradi a bagnomaria e tutti i batteri vengono uccisi. Se la temperatura del bagnomaria supera i 100 gradi, anche tutti i microrganismi vengono distrutti: in questo modo gli alimenti si conservano ancora più a lungo, ma a discapito di vitamine e sostanze nutritive.

Per quanto tempo si conserva il cibo conservato in vasetto?

In un luogo fresco, buio e asciutto, gli alimenti si conservano per diversi anni. Anche in questo caso vale la regola di non consumare gli alimenti che presentano odore o aspetto discutibili.

Conservare sott’aceto o sotto spirito: cetrioli sottaceto e frutta con quel tocco in più

L’alcool e l’aceto agiscono come conservanti, penetrando completamente gli alimenti e sostituendo i loro liquidi naturali. L’alcool uccide i microrganismi, mentre l’acido acetico diluito ne impedisce la crescita. Nella preparazione, gli alimenti – crudi o cotti – vengono coperti completamente con aceto di vino bianco o rum e sigillati ermeticamente.

Per quanto tempo si conserva il cibo sottaceto o sotto spirito?

Se tenuto al buio e al fresco, si conserva per diversi mesi. Fondamentalmente, il prodotto non va consumato se cambia il colore o l’odore, se si formano bolle o se il tappo si rompe.

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