Accompagnamento del paziente: accet­tare l’aiuto e guarire

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Malattia e degenza ospedaliera danno insicurezza e sollevano molte domande. Il nostro cliente racconta quanto sia importante avere un interlocutore affidabile che aiuta e consiglia.

Evento minaccioso

Un infarto del miocardio è un evento che mette in pericolo la vita, ma per fortuna non è più una condanna a morte. Con un aiuto medico rapido e adeguato, le probabilità di sopravvivenza sono ora buone. Anche il nostro cliente, che è stato operato d’urgenza un 24 dicembre, ha avuto questa fortuna.

Un infarto cardiaco viene spesso vissuto come un trauma. Bisogna elaborare in breve tempo informazioni minacciose e ci si confronta probabilmente per la prima volta con il pensiero della propria morte.

Vulnerabile: l’accom­pa­gna­men­to del paziente aiuta

Anche il nostro cliente racconta di essersi sentito vulnerabile e spaventato dopo l’infarto del miocardio. Quando una specialista dell’accom­pa­gna­mento personale del paziente ha voluto conoscerlo, è rimasto cauto. Tuttavia, ha accettato e le ha raccontato ciò che lo preoccupava. Grazie alla sua com­pren­sio­ne ha potuto acquisire fiducia e superare il suo orgoglio per accettare l’aiuto dell’accom­pa­gna­men­to personale del paziente. La fiducia è stata con­fer­mata da contatti regolari e consulenze benevoli, poiché l’impegno e l’affidabilità sono basilari nel lavoro dell’accom­pa­gna­men­to personale del paziente.

Farsi una panoramica e avere tempo

Il nostro cliente è riuscito a fare ordine nei suoi problemi con la specialista della CSS. Insieme hanno fatto un quadro generale della situazione: sono state sollevate, discusse e ordinate tematiche inerenti alla salute, private e professionali.

Gli è stato molto d’aiuto avere in ogni momento un’interlocutrice che cono­sce­va la sua situazione e forniva dei consigli. Altrettanto importante era avere tempo per potersi occupare di tutto: la fretta sarebbe stata controproducente nel suo caso.

Interlocutore in caso di domande

Degli aiuti concreti come, ad esempio, l’aiuto domestico, lo hanno fortemente alleggerito e hanno contribuito a una buona guarigione. In questo senso è stato d’aiuto la consulenza fondata in merito a questioni assicurative e finanziarie. Le specialiste e gli specialisti dell’accompagnamento personale dei pazienti aiutano anche a orientarsi in un sistema sanitario in parte poco traspa­ren­te e nel trovare i trattamenti e le terapie adeguati.

Esperienze personali: passo dopo passo fuori dalla crisi

Il nostro cliente racconta come, grazie al sostegno dell’accompagnamento del paziente, è riuscito a trovare la via d'uscita da un buco profondo nel quale era caduto. Ha imparato molto da questa esperienza e ora può continuare a vivere autonomamente con una forza maggiore.

Durata dell’accom­pa­gna­men­to

L’accompagnamento da parte delle specialiste e degli specialisti della CSS dura di regola dai 6 mesi ai 3 anni. Sono il cliente, la sua situazione e il suo ambi­en­te a dettare il ritmo. Se dopo alcuni mesi il cliente non necessita più di aiuto, l’accompagnamento termina. Nel frat­tem­po, anche il nostro cliente non ha più bisogno di assistenza o di consu­len­za. Altri clienti – nonché i loro familiari – sono invece assistiti dall’accom­pa­gna­men­to personale del paziente fino alla fine della vita.

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