Panoramica dei disturbi del sonno: cause, sintomi e trattamento
Il sonno è importante per la qualità della vita e per una buona salute fisica e mentale. In questo articolo presentiamo i più importanti disturbi del sonno e le loro conseguenze sulla salute, forniamo consigli per gestirli e informiamo sulle terapie che migliorano il sonno.
I disturbi del sonno più frequenti e le loro cause
I disturbi del sonno possono fortemente pregiudicare il benessere e assumere molteplici forme. I 6 gruppi principali comprendono insonnie, apnea del sonno, ipersonnie, disturbi del ritmo sonno-veglia e parasonnie. I disturbi più diffusi sono le insonnie e l’apnea del sonno.
Insonnie
Sintomi: le persone che soffrono di insonnia hanno problemi ad addormentarsi o a dormire senza interruzioni oppure si svegliano presto e non possono più riaddormentarsi. Questi disturbi del sonno si verificano per più di 3 mesi e più di tre volte alla settimana e compromettono il rendimento durante il giorno.
Cause: l’insonnia non ha cause organiche chiare ed è relativamente frequente. Può essere associata a disturbi psicologici come la depressione. Le possibili cause sono preoccupazioni personali, conflitti, tendenza a rimuginare, pensieri negativi, sovraccarichi, aspettative elevate nei confronti del proprio sonno, esperienze traumatiche, paure e forti tensioni.
Disturbi respiratori legati al sonno
Sintomi: i disturbi respiratori legati al sonno comprendono soprattutto l’apnea del sonno, che si verifica quando la respirazione è sospesa più volte durante il sonno, il che può causare interruzioni di quest’ultimo, vale a dire che ci sono brevi reazioni di risveglio e una riduzione del sonno profondo. Ciò provoca una forte stanchezza e limitazioni durante il giorno e può portare ad addormentarsi in situazioni di quiete (p. es. quando si è in attesa a un semaforo rosso).
Cause: i fattori di rischio sono sovrappeso, età >35 anni, sesso maschile, alcolismo e russamento regolare.
Quali sono le conseguenze dei disturbi del sonno?
Gli effetti dei disturbi del sonno sulla salute sono molteplici e diversi a seconda delle diverse affezioni. Le possibili ripercussioni sono:
- maggiore stanchezza e maggiore irritabilità durante il giorno
- capacità di rendimento limitata nella giornata
- qualità della vita ridotta
- maggiore rischio di sovrappeso, malattie cardiache, diabete, depressione e stati d’ansia in caso di problemi del sonno prolungati
- sistema immunitario indebolito con conseguente aumento delle infezioni
- rischio maggiore di demenza in età avanzata in caso di sonno troppo breve o disturbato cronico
Trattamento dei disturbi del sonno
In caso di disturbi del sonno che si manifestano spesso per un lungo periodo e che compromettono notevolmente la capacità di rendimento durante il giorno, bisognerebbe chiedere un aiuto professionale. A seconda del disturbo, vi sono trattamenti diversi.
Terapia cognitiva comportamentale e medicamenti in caso di insonnia
In caso di insonnia la terapia comportamentale cognitiva per l’insonnia (CVT-I) è il metodo terapeutico più importante e con effetto più duraturo. La sua efficacia è dimostrata da un gran numero di studi, anche come applicazione online. I sonniferi sono efficaci ma, a causa degli effetti collaterali e del rischio di una dipendenza, dovrebbero essere assunti regolarmente solo per periodi brevi (p. es. da 1 a 3 settimane).
Maschera respiratoria in caso di apnea del sonno
In caso di apnea del sonno si consiglia di solito un trattamento con una maschera respiratoria (CPAP), che può evitare una sospensione del respiro durante il sonno. In questo modo molti pazienti possono di nuovo condurre una vita «sveglia». Una perdita di peso, un consumo moderato o la rinuncia all’alcol, un bite anti russamento o anche il rafforzamento della muscolatura del collo (p. es. con un didgeridoo) possono essere altri approcci efficaci.
Gestire il sonno difficile e l’insonnia
Molte persone hanno un sonno difficile e non un «disturbo del sonno» non evidentemente diagnosticabile. Determinati principi facilitano la gestione dei problemi del sonno:
- Il sonno è individuale. È difficile dire per quanto tempo e come si dovrebbe dormire. Alcune persone tendono anche ad avere un sonno leggero, mentre altre possono dormire sempre e ovunque. È quindi importante accettare almeno in parte il proprio sonno.
- Il sonno cambia con l’età. Mentre da piccoli abbiamo piuttosto l’impressione di dormire senza interruzioni, a partire dai 35-45 anni più spesso siamo svegli di notte e più a lungo. Si tratta di un puro «invecchiare» del sonno e non è necessariamente un segno della presenza di problemi.
- Il sonno è dinamico. Se una notte dormiamo male, la notte dopo magari dormiremo meglio e più profondamente. E se durante una notte approfittiamo di un sonno lungo e profondo, la notte successiva potremmo dormire meno bene. Questo significa d’altro canto che c’è un metodo molto efficace per addormentarsi più rapidamente e dormire meglio: non trascorrere troppo tempo a letto e rimanere svegli più a lungo.
- Il nostro corpo può sopportare anche una mancanza di sonno. Questo vale soprattutto se in futuro si avranno di nuovo sufficienti periodi di riposo e possibilità di dormire. Inoltre, il corpo si rilassa anche quando rimane sveglio, perciò non ha necessariamente bisogno di dormire.
- Il sonno non è sempre riconoscibile. Ciò accade probabilmente perché è difficile capire se si sta dormendo o no. Poiché possiamo pensare anche durante il sonno, spesso abbiamo l’impressione di essere svegli, anche se abbiamo dormito. Per questo motivo spesso dormiamo più di quanto non ne siamo consci.
- Il nostro sonno e il nostro comportamento durante la giornata sono connessi. Chi di giorno non fa mai pause e non si rilassa probabilmente non riesce a staccare la spina neanche alla sera. Regolare movimento e attività fisica, un buon coinvolgimento sociale, una professione vissuta come avente un significato, la capacità di gestire le sollecitazioni nonché una vita appagante sono quindi componenti importanti per un buon sonno.
Consigli per un sonno migliore
Per dormire meglio si possono seguire numerosi altri consigli, ma è sempre importante che questi si adattino alla propria quotidianità:
- consigli in merito all’igiene del sonno: ritmo sonno-veglia regolare, ambiente adatto per dormire, ecc.
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Rituali ricorrenti alla sera e quando si addormenta: lavarsi i denti, leggere libri, ascoltare musica o simili.
- Esercizi di rilassamento come meditazione, ipnosi, training della consapevolezza, esercizi di respirazione o rilassamento muscolare progressivo.
- Sport e attività fisica: tai-chi, chi-qong, jogging, ecc.
- Alimentazione sana
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Evitare contenuti eccitanti: non consultare le e-mail di lavoro, evitare contenuti politici controversi.
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Limitazione del tempo allo schermo, soprattutto quando ci si sveglia a un orario fisso.
Integratori contro i disturbi del sonno
Preparati a base di colina
Mentre i preparati a base di colina possono avere effetti positivi sulla memoria e sull’attenzione, non è da attendersi un effetto diretto di miglioramento del sonno: proprio un basso livello di attività colinergica è decisivo per un sonno profondo e ristoratore.
Ferro
in caso di carenza di ferro possono insorgere stanchezza e disturbi del sonno. Compensando la carenza, anche il sonno può migliorare.
Cannabinoidi
Per esempio gli oli di CBD hanno effetti antidolorifici e in caso di dolori possono anche migliorare il sonno. I risultati sul miglioramento diretto del sonno con i cannabinoidi non sono chiari.
Preparati a base di melatonina
La melatonina è un ormone endogeno del nostro corpo, importante per il nostro ritmo sonno-veglia. Può essere d’aiuto per influenzare il ritmo del sonno-veglia (ad es. in caso di jet lag) e favorisce leggermente il sonno. Tuttavia, l’effetto è piuttosto limitato rispetto ad altri sonniferi.
Rimedi casalinghi
Alcune persone trovano sollievo con rimedi casalinghi come olio di lavanda, melissa o valeriana.
Disturbi rari del sonno
Per i disturbi del sonno più rari ci sono diversi approcci di trattamento che si possono discutere con il proprio medico e con specialisti del sonno.
Maggiore fabbisogno di sonno (ipersonnia)
Questa categoria comprende disturbi rari del sonno, come la narcolessia o la sindrome di Kleine-Levin. La narcolessia si manifesta con eccessiva sonnolenza giornaliera e attacchi improvvisi di sonno. I pazienti con sindrome di Kleine-Levin hanno episodi ricorrenti in cui dormono per diverse notti 15-21 ore.
Disturbi del ritmo circadiano del sonno
Questo gruppo di disturbi del sonno comprende disturbi del nostro ritmo sonno-veglia, ad esempio una forte desincronizzazione o l’assenza di regolarità di esso.
Parasonnie
Le parasonnie sono disturbi che hanno a che fare con i movimenti, le emozioni, le percezioni e il comportamento non compatibili con le diversi fase del sonno. Includono sonnambulismo, tremore notturno, paralisi del sonno (veglia in un corpo paralizzato addormentato) e disturbi del movimento durante la fase REM.
Disturbi motori correlati al sonno
I disturbi motori correlati al sonno sono il bruxismo notturno (digrignare i denti), spiacevoli formicolii o movimenti delle gambe o delle braccia durante il sonno (sindrome delle gambe senza riposo, in breve «RLS» o Periodic limb movement Disorder).
Conclusione: gestire i disturbi del sonno
Riepilogando, la gestione efficace dei disturbi del sonno è spesso una combinazione di cambiamenti nello stile di vita, supporto terapeutico e, se necessario, intervento medico. È decisivo un approccio individuale che affronti le esigenze e le cause specifiche della persona interessata.