Pressione bassa: cosa fare quando la circolazione ci rende deboli
La pressione arteriosa bassa è perlopiù innocua. Tuttavia, può limitare la qualità di vita. Ecco i migliori rimedi.
La pressione arteriosa bassa è pericolosa?
In primis due notizie rassicuranti: la pressione arteriosa bassa (ipotensione) riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Un motivo è il fatto che le pareti vascolari sono esposte a minor tensione; ciò le preserva e protegge. Si può quindi vivere senza fastidi. Tuttavia, chi soffre di disturbi si sente in parte notevolmente condizionato da essi. E questa è la notizia spiacevole.
Consigli utili contro la pressione arteriosa bassa & l’insufficienza del sistema cardiovascolare
- Alzarsi lentamente e con attenzione per evitare un collasso circolatorio.
- Iniziare la giornata con esercizi volti a rafforzare la circolazione sanguigna (pompa venosa o muscolare). Ad esempio, in posizione sdraiata piegare le gambe e «fare la bicicletta», in posizione seduta ruotare velocemente i piedi, cambiando più volte direzione.
- Rafforzare la circolazione con docce a temperatura alternata o massaggi con una spazzola.
- Bere acqua a sufficienza o tè non zuccherato.
- Può risultare utile anche cibo contenente sale, come il brodo di verdura, e una tazza di tè nero o caffè.
- Se questi suggerimenti non sono sufficienti, potrebbe essere indicato assumere medicamenti per alzare la pressione.
Da evitare
Chi ha la pressione arteriosa bassa, se possibile, dovrebbe evitare di stare in piedi a lungo in pieno sole. Infatti, la calura può sollecitare ulteriormente la circolazione poiché quando la temperatura è alta i vasi sanguigni si dilatano ulteriormente. Alcune semplici regole di comportamento possono aiutare.
Possibili sintomi della pressione arteriosa bassa
- pelle pallida
- mani e piedi freddi
- sudorazione
- problemi di vista
- difficoltà di concentrazione
- polso accelerato e palpitazioni
- ronzio nelle orecchie
- debolezza
- stanchezza
- capogiri
Forme di ipotensione (pressione arteriosa bassa)
Le specialiste e gli specialisti differenziamo fra tre tipi di ipotensione. Il tipo di ipotensione è determinato dalla sua causa.
Ipotensione primaria
La più frequente è l’ipotensione primaria. In questa forma i valori della pressione arteriosa sono costantemente bassi. La causa esatta è ancora sconosciuta e probabilmente è legata alla corporatura e/o alla condizione fisica. Infatti, ne sono spesso colpiti giovani donne magre, donne incinte, giovani durante la crescita o persone anziane di fisico asciutto.
Ipotermia secondaria
Un’ipotermia secondaria è la conseguenza di altre, in parte gravi, malattie come insufficienza cardiaca o disturbi ormonali. Anche un sistema nervoso malato può esserne la causa. Inoltre, si tratta a volte di effetti collaterali di medicamenti.
Ipotensione ortostatica
Una forma particolare è rappresentata dall’ipotensione ortostatica. Un tipico segnale è il capogiro quando ci si alza. Nella maggior parte dei casi i disturbi diminuiscono dopo breve tempo. Inoltre, «chi ne soffre da tempo conosce i sintomi e ha sviluppato strategie per combatterli», afferma Alexander Tarnutzer, primario di neurologia all’Ospedale cantonale di Baden.
Quando occorre andare dal medico
Occorre recarsi dal medico se i disturbi sono nuovi, duraturi o molto forti, ad esempio se si perde regolarmente coscienza (svenimento). Nel caso dell’ipotensione secondaria, è inoltre importante cercare e trattare le cause.
Misurare correttamente la pressione sanguigna
A partire dai 18 anni bisognerebbe misurare regolarmente la pressione arteriosa a casa, in farmacia o dal medico. Se si misura da soli la pressione, ci sono alcune cose da tenere presente.