Le fasi del sonno. Perché sono fondamentali per un buon riposo
Il fatto che durante il sonno ci muoviamo, sogniamo e dormiamo in modo profondo dipende dalla fase di sonno in cui ci troviamo. Tutte le notti il nostro corpo attraversa più volte un ciclo del sonno di cinque fasi che tra l’altro determinano quanto ci sentiamo riposati il mattino dopo.
Cosa succede mentre dormiamo?
Il sonno non è affatto una condizione di calma totale. Ad esempio, mentre dormiamo cambiamo posizione, mimica, muoviamo le palpebre, russiamo o modifichiamo il ritmo della respirazione. Inoltre, ogni notte possiamo svegliarci fino a venti volte senza neanche rendercene conto.
Non tutti i tipi di sonno sono uguali
Mentre dormiamo il nostro corpo non resta sempre nello stesso stato. Tra le altre cose cambiano il polso, la frequenza respiratoria, l’attività cerebrale e, in definitiva, l’intero ritmo del sonno.
In virtù dell’attività delle onde cerebrali, della tensione muscolare e del movimento oculare, il sonno si suddivide in diverse fasi, le quali in una sola notte si ripetono per quattro o cinque volte consecutive.
Quali sono le diverse fasi del sonno?
Il sonno è generalmente suddiviso in cinque fasi. In una sola notte passiamo in continuazione da una fase all’altra. Con un semplice protocollo del sonno è possibile riconoscere svariate malattie. Nelle persone che soffrono di depressione, ad esempio, l’andamento del sonno è diverso: le fasi di sonno profondo sono infatti tendenzialmente più corte.
Addormentamento (stadio 1)
Quando andiamo a letto e lentamente subentriamo in uno stato di sopore ci troviamo nella fase di addormentamento. In questa transizione tra la veglia e il sonno il corpo inizia a rilassare la muscolatura.
Fase del sonno leggero (stadio 2)
Dopo un po’ di tempo, il contatto con l’ambiente esterno va riducendosi sempre più e la muscolatura si rilassa ulteriormente. Se durante questo stadio si verificano delle contrazioni muscolari è perché ci si trova in uno stadio transitorio verso la fase del sonno profondo.
Fase del sonno profondo (stadi 3 e 4)
Nella successiva fase di sonno profondo l’attività del cuore e della circolazione si riduce al minimo. La pressione sanguigna e la temperatura corporea si abbassano e il corpo entra lentamente in una fase di stand-by. A causa delle onde lente, questa fase viene definita anche Slow Wave Sleep. Allo stesso tempo in questo stadio può succedere che vi siano episodi di sonnambulismo o che ci si metta a parlare. Le fasi di sonno profondo sono più prolungate soprattutto nella prima metà della notte e possono durare fino a un’ora. Se ci si sveglia in questi casi per un’interruzione improvvisa del ritmo del sonno, spesso si è senza orientamento e spaesati.
Sonno Rem (stadio 5)
È uno stadio di sonno occasionalmente definito anche sonno «paradossale», poiché durante questa fase la soglia di risveglio è elevatissima, nonostante il nostro cervello sia molto attivo. In questa fase i nostri muscoli sono completamente rilassati. Ciò è fondamentale, dal momento che è proprio in questo stadio che sogniamo. Data l’inattività della muscolatura, non siamo in grado di eseguire i movimenti del sogno. Se però ci svegliamo in questa fase, ci ricordiamo particolarmente bene cosa stavamo sognando.
A parte alcune contrazioni del corpo, l’unica attività muscolare è il movimento rapido degli occhi. Per questo motivo, questo stadio è denominato anche fase REM, acronimo di Rapid Eye Movement, vale a dire movimento rapido degli occhi. Si ritiene che la fase REM svolga un ruolo fondamentale nell’elaborazione delle esperienze vissute e nella memorizzazione a lungo termine. Dopo la fase REM comincia un nuovo ciclo del sonno.
Facendo un protocollo del sonno è possibile riconoscere svariate malattie. Nelle persone che soffrono di depressione, ad esempio, l’andamento del sonno è diverso, con fasi di sonno profondo tendenzialmente più corte e fasi REM anticipate. Un modo semplice per monitorare il proprio sonno è usare un comune smartwatch, i cui sensori collocati sul braccialetto permettono di redigere semplici protocolli del sonno.
Le fasi del sonno influenzano la rigenerazione e l’apprendimento
Ogni singola fase del sonno è importante, poiché ognuna di esse ha la sua ragione d’essere e svolge un importante compito nel nostro corpo. Dormendo, percorriamo più volte il ciclo delle fasi del sonno. Soffrire di disturbi del sonno o di depressioni non influenza soltanto la durata del sonno: in questi casi cambiano anche le singole fasi. Ecco alcuni esempi che mostrano come le fasi del sonno ci influenzano:
- Riposo: se diminuisce la durata delle fasi di sonno profondo, il corpo ha difficoltà a rigenerarsi.
- Apprendimento: svegliarsi durante la fase REM influisce sui processi di apprendimento che si verificano durante il sonno.
Se dormiamo troppo poco o ci svegliamo spesso durante la notte, le fasi del sonno non riescono a espletare le loro funzioni.